Sinistrainrete 202308-22-21

Tutti gli indici di Sinistra in rete dei giorni 22-21 agosto 2023 con i link agli articoli

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Details Published: 22 August 2023 Created: 21 August 2023 Hits: 25

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kulturjam

Colaninno e il “pensionato Johnson”

di Giorgio Cremaschi

Ho ricevuto personalmente una illustrazione dell’attuale capitalismo da Roberto Colaninno, che riposi in pace.

Negli anni novanta ero segretario della FIOM in Piemonte ed ero impegnato fare il possibile per impedire lo smantellamento della Olivetti, uno dei più gravi delitti industriali ed economici del sistema imprenditoriale e della classe politica, tutta, italiana.

Colaninno aveva appena soffiato a De Benedetti l’Olivetti e la sua impresa telefonica Omnitel, e si preparava a vendere tutto, per fare la scalata alla Telecom, privatizzata da Prodi come tutti i gioielli del patrimonio industriale del paese.

Poi alla fine avrebbe anche venduto il suo controllo su Telecom, ricavandone il pacchetto di miliardi con cui avrebbe comprato la Piaggio e poi investito in Alitalia.

Per D’Alema Colaninno era un “capitano coraggioso”, un esponente del capitalismo d’assalto che la sinistra neoliberale allora trionfante, da Clinton a Blair, considerava il suo punto di riferimento.

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25 viewsDetails Published: 22 August 2023 Created: 21 August 2023 Hits: 28

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contropiano2

La svalutazione pilotata del rublo tiene la Russia a galla

di Guido Salerno Aletta

Mosca ha evitato il collasso finanziario dovuto alle sanzioni occidentali adottando misure straordinarie. La più efficace è stata quella di pagare con i rubli le importazioni.

Il 9 agosto scorso, la Banca centrale russa ha annunciato che a partire dal giorno successivo e fino alla fine dell’anno in corso non avrebbe più effettuato acquisti di moneta straniera. La svalutazione del rublo comporta per un verso la prospettiva di un aumento dei prezzi delle importazioni ma rende contemporaneamente più conveniente la produzione interna.

In un editoriale su Teleborsa Guido Salerno Aletta spiega come la Russia ha fatto fronte con efficacia agli effetti delle sanzioni [red.].

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La gestione del tasso di cambio è fondamentale per un Paese come la Russia, che fonda gran parte della propria economia sulle esportazioni e che è soggetta da due anni ad un regime di sanzioni assai stringenti da parte dei Paesi occidentali per punire l’invasione della Ucraina.

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28 viewsDetails Published: 22 August 2023 Created: 19 August 2023 Hits: 41

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ilsimplicissimus

Ritorno al virus

di ilsimplicissimus

Ho la netta sensazione che il terzo cavaliere dell’Apocalisse non stia funzionando come si era sperato: la catastrofe climatica annunciata in assoluta mancanza di prove scientifiche delle quali di certo non fanno parte le simulazioni al computer create proprio per ottenere certi risultati, non creano abbastanza panico. Come se questo non bastasse ogni giorno ci sono prese di posizione di illustri scienziati (ultimo in ordine di tempo il fisico israeliano Nir Shaviv, preside del dipartimento di fisica dell’Università di Gerusalemme) che negano i presupposti stessi del catastrofismo climatico e che comunque sono alla testa di migliaia di ricercatori che si oppongono alla sceneggiata della Co2. Questo vuol dire che la presa non è salda e si limita alle agenzie governative e al famigerato Ipcc dell’Onu che è sostanzialmente è uno strumento politico e non scientifico. La narrazione rimane per permettere ai governi di legiferare in modo da concedere enormi profitti e potere agli speculatori immobiliari pronti ad espropriare vaste porzioni di popolazione, agli avvoltoi delle materie prime, ai neo latifondisti americani, ai creatori di Ogm e di cibo sintetico, ma probabilmente l’impatto non è tale da consentire di creare strumenti di controllo delle persone viste anche le resistenze che si stanno creando verso le ideazioni assurde e perverse suggerite dal Wef.

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41 viewsDetails Published: 21 August 2023 Created: 18 August 2023 Hits: 423

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giubberosse

La NATO tra autismo e disimpegno

di Enrico Tomaselli

photo 2023 07 19 19 52 34Di fronte all’ormai evidente impossibilità di recuperare anche solo in parte i territori persi dall’Ucraina, la NATO cerca disperatamente una via d’uscita che non la demolisca politicamente. Ma, intrappolata nella propria propaganda, sembra preda di una sorta di autismo che le impedisce di vedere/accettare la realtà strategica – sia quella del conflitto, sia quella dell’emergente multipolarismo. La conseguenza è una pericolosa impasse, che trascinerà la guerra almeno sino al prossimo anno.

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La trappola dello storytelling

Quando – dopo otto anni di guerra civile – il conflitto ucraino è finalmente divampato in guerra aperta con la Russia, l’obiettivo statunitense era quello di schiacciare Mosca attraverso una guerra ibrida, la cui durata si stimava in meno di un anno. E, ovviamente, parte di questa guerra era una mobilitazione senza precedenti dell’apparato propagandistico e mediatico anglo-americano. Tenendo presente che il sistema dei media, praticamente a livello globale, ma certamente nei paesi occidentali, è totalmente in mano ad un ristretto numero di produttori/distributori di notizie (tutti di paesi NATO), e che questi sono a loro volta controllati – in modo diretto o indiretto – dalle agenzie di intelligence britanniche e statunitensi, è facile comprendere come ciò fosse logico oltre che necessario.

Ovviamente, anche la guerra mediatica è stata concepita e messa in atto sulla base del disegno complessivo, che come detto aveva un orizzonte temporale relativamente breve. La funzione della propaganda era relativamente semplice: non soltanto fornire un senso al conflitto, ma costruire una narrazione fondata su due pilastri: la demonizzazione del nemico e la certezza della vittoria.

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423 viewsDetails Published: 21 August 2023 Created: 21 August 2023 Hits: 326

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sinistra

Il corpo non è mio, e me lo gestisco io

di Paolo Bartolini

femministeSicuramente un pensiero della differenza è ancora necessario, forse mai come prima, data la tendenza del sistema tecno-capitalista a diluire ogni singolarità dentro il brodo indifferente del puro funzionamento (monetizzabile). Recentemente una bellissima intervista di Paola Tavella alla filosofa Adriana Cavarero, uscita per Il Foglio, ha suscitato il mio desiderio di aggiungere qualche nota che possa arricchire il dibattito intorno alla teoria gender. Quest’ultimo, quando non serve come diversivo per distogliere la nostra attenzione dai problemi ecosociali prodotti da un modello di sviluppo ipertrofico e criminale, testimonia nel presente un’urgenza diffusa che riguarda i percorsi individuativi di ciascuna/o. Parliamo di corpi in lotta, di corpi che amano, di soggettività attraversate da un senso drammatico (o talora più pacificato) di distanza tra ciò che si prova e il nostro “corpo ricevuto”. Ricevuto da chi ci ha messo al mondo e, simbolicamente, dall’intera specie che nelle sue occasioni individuali si figura, ripetendosi e variandosi nel corso dell’evoluzione.

La riproduzione sessuale pone innegabilmente la questione di sessi complementari che, nel necessitare l’uno dell’altra per generare una vita simile a sé ma non identica (Aristotele), uniscono le loro differenze per produrre quel Terzo che è il figlio o la figlia. Da questo non segue, per gli esseri umani, alcuna prescrizione “naturale” su cosa significhi essere donne e uomini, né un dogmatico divieto alle innumerevoli (ma non infinite) combinazioni amorose. L’identità di genere e l’orientamento sessuale vivono di quella enorme plasticità che caratterizza homo sapiens.

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326 viewsDetails Published: 21 August 2023 Created: 13 August 2023 Hits: 290

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pierluigifaganfacebook

Fly me to the Moon

di Pierluigi Fagan

I motivi dell’assalto spaziale che ha nella Luna il suo più immediato obiettivo (è appena partita una missione russa) sono, come sempre, molteplici, non ci si avventura mai in cose complesse per un solo motivo. Il pacchetto è che il tendere a… qualcosa del genere, traina al contempo sviluppo scientifico, tecnico, economico, geopolitico, strategico in senso più ampio.

Le ricadute dello sviluppo tecno-scientifico nel cimentarsi in cose del genere sono enormi. L’incedere è buttarsi nell’ignoto sapendo che si incontreranno problemi e nel risolverli si scopriranno nuove cose o nuovi modi di fare cose. Le ricadute sono molto più ampie del solo spazio, saranno terrestri ed umane in senso più ampio e arriveranno ai corsi economici, finanziari, militari, conoscitivi allo stadio che la conoscenza avrà domani. Il modo migliore di affrontare il futuro non è solo prevederlo, ma anche costruirlo.

Il risvolto economico è indiretto per via delle ricadute citate, ma anche diretto per l’estrazione mineraria ed energetica, ad esempio l’elio-3 (raro sulla Terra, abbondante sulla Luna). Estrazione minerale lunare diretta ma anche utilizzo di una base Luna per lo sfruttamento degli asteroidi.

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290 viewsDetails Published: 21 August 2023 Created: 18 August 2023 Hits: 318

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lantidiplomatico

Il mondo in attesa del Vertice Johannesburg di BRICS (e della prossima crisi bancaria USA)

di Giuseppe Masala

Tutto il mondo diplomatico ed economico-finanziario sembra trattenere il fiato in attesa spasmodica del prossimo vertice dei paesi del BRICS di Johannesburg. Questo vale in particolar modo per i paesi occidentali che – completamente tagliati fuori dalle scelte e incapaci di influire – stanno tentando in tutti i modi di influenzare indirettamente le scelte di questa organizzazione informale che sempre di più sembra pesare nello scacchiere mondiale grazie a imponenti risorse economiche e finanziarie oltre che energetiche, militari e demografiche.

Certamente i temi in agenda nella riunione del BRICS che più stanno a cuore al blocco occidentale (“l’occidente allargato” come lo chiamano i diplomatici russi) è quello dell’allargamento dell’organizzazione a nuovi paesi e la creazione di una nuova unità di conto che dovrebbe sostituire il dollaro come moneta standard negli scambi internazionali in via principale tra i paesi appartenenti al BRICS ma aperta anche agli altri paesi che la vorranno utilizzare.

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318 viewsDetails Published: 21 August 2023 Created: 17 August 2023 Hits: 279

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volerelaluna

Il fanatismo del bene (a margine dell’ultimo film di Bellocchio)

di Francesco Coniglione

Sul film di Bellocchio Rapito (https://volerelaluna.it/andiamo-al-cinema/2023/06/05/rapito-di-marco-bellocchio/) s’è scritto già abbastanza, specie sul suo valore artistico e sulla sua resa cinematografica, oltre che sulla sua adeguata rappresentazione di un evento realmente accaduto e dei suoi protagonisti. Ma esso dà modo di riflettere anche su alcuni concetti di fondo che stanno alla base del vivere civile e del modo di intendere la religione, che traspaiono con evidenza dalla sua narrazione pur non essendo sempre notati con la dovuta attenzione. Essi prescindono dall’accuratezza o meno della narrazione o dalla verosimiglianza con cui sono stati rappresentati i personaggi che lo animano.

Vorrei qui soffermarmi su un solo suo aspetto, più volte rappresentato dalla narrazione. Innanzi tutto l’idea, nutrita dalla giovane che battezza Edgardo ancora in culla: che in assenza di tale sacramento il bambino sarebbe finito dritto al Limbo, senza così godere della possibilità di salvezza paradisiaca in caso di morte prematura, in quanto «ai piccoli non è lasciata alcuna possibilità di guadagnare la salvezza, se non è loro impartito il Battesimo» (Catechismo romano, vigente al tempo degli eventi narrati, § 177).

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279 viewsDetails Published: 21 August 2023 Created: 21 August 2023 Hits: 280

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sinistra

Il colpo di stato della vergogna

di Mauro Armanino

Niamey, 17 agosto 2023. In realtà è lei, la vergogna, che ha provocato e poi accompagnato il colpo di stato di Niamey del 26 luglio scorso. Scomparsa da quasi dappertutto la vergogna, intesa come un … ‘profondo e amaro turbamento interiore che ci assale quando ci rendiamo conto di aver agito o parlato in maniera riprovevole o disonorevole’… era introvabile. Una scomparsa graduale, metodica e capillare, quella della vergogna, che non ha risparmiato alcun ambito, professione e circostanza. Proprio lei, dunque, è l’autrice principale del golpe militare che ha destituito il presidente. L’ha fatto anzitutto per lei, per non scomparire del tutto dalla storia e dalla cronaca quotidiana ma anche per chi, come noi, avendo agito (oppure omesso di agire) o parlato in maniera disonorevole desidera in qualche modo riscattarsi. Tra il colpo di stato e la vergogna c’è una relazione di mutua dipendenza e complicità.

Era infatti insopportabile continuare a trattare la politica in questo modo. Senza vergogna si trattava la cosa pubblica come un affare privato e la ‘transumanza’ di eletti ed elettori da un partito politico all’altro si accordava con la maggioranza del momento.

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