Gli squilibri economici ristrutturano il mondo

Un saggio di Francesco Cappello per SEMINARE DOMANDE e pubblicato su Sinistrainrete
Qualche citazione
Parole chiave
Presentazioni sintetiche di Deepseek, Perplexity, DeepAI (ChatGPT ha trovato troppo lungo il testo)
LINK al testo
IMMAGINE dal sito su Sinistrainrete

Rimettere in primo piano l’economia interna / di Francesco Cappello

Non abbiamo bisogno di tassare a morte la nostra gente”, “Dobbiamo tassare i paesi che si approfittano di noi.” Poi Trump ha perciò avanzato l’idea di sostituire il gettito derivante dall’imposta sul reddito con entrate provenienti da dazi sulle merci importate. Questo approccio si ispira a un modello storico, quando gli Stati Uniti finanziavano il governo principalmente attraverso i dazi, prima dell’introduzione dell’imposta sul reddito nel 1913.

JP Morgan ha dichiarato che “l’oro è moneta, tutto il resto è credito

La conclusione di Fink è perentoria: se il debito non verrà riportato sotto controllo, gli Stati Uniti rischiano di perdere il ruolo di emittente della moneta di riserva internazionale a beneficio di asset digitali come Bitcoin.

L’imposizione al mondo del dollaro, una moneta nazionale facente le veci di una valuta internazionale, aveva permesso agli USA «il meraviglioso segreto di un deficit senza lacrime, che permette di donare senza prendere, di prestare senza indebitarsi e di comprare senza pagare», parole queste del già ministro delle finanze francese e consulente di De Gaulle J. Rueff.

KW –

Bretton Woods 2.0, BRICS plus, Chips Act, Cina, Conflitto tra paesi debitori e paesi creditori, Criptovalute, Dedollarizzazione, Dilemma di Triffin, Draghi Mario, e-CNY (Yuan Digitale), Federal Reserve, Genius Act (GA – Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoins), Globalismo, Globalizzazione, Guerra economica USA-CINA, Imposta sul reddito, Inflaction Reduction Act, Multipolarità valutaria, Stablecoin, Stati Uniti, Svalutazione del dollaro, SWIFT (sistema occidentale di pagamenti), Treasury, Trump Donald, Unione Europea, Yuan Digitale (e-CNY)

VAI AL TESTO Gli squilibri economici ristrutturano il mondo
Seguono le schede sintetiche di Deepseek, Perplexity, DeepAI

Deepseek

Presentazione del saggio

Il saggio analizza gli squilibri economici globali, concentrandosi sul declino dell’egemonia del dollaro statunitense, la risposta protezionistica dell’amministrazione Trump e l’ascesa di un nuovo ordine multipolare guidato dalla Cina e dai BRICS+. Cappello esplora le conseguenze della finanziarizzazione dell’economia occidentale, la crisi del debito pubblico USA e le strategie emergenti per ridurre la dipendenza dal sistema finanziario occidentale.

Temi centrali:

  1. Il declino del dollaro:
    • Gli squilibri strutturali degli USA (debito pubblico insostenibile, posizione finanziaria netta negativa) minano il ruolo del dollaro come valuta di riserva.
    • La Cina risponde con l’yuan digitale e il sistema CIPS (alternativa allo SWIFT), accelerando la dedollarizzazione.
  2. La strategia di Trump:
    • Dazi protezionistici per ridurre il deficit commerciale e riportare la produzione negli USA.
    • Tentativo di ridurre la spesa pubblica (militare e Usaid) e di forzare la Federal Reserve ad abbassare i tassi.
    • Effetti controproducenti: mercati instabili, rendimenti dei Treasury in salita, rischio di “doppio ribasso” (azioni e obbligazioni in calo).
  3. La risposta cinese e dei BRICS+:
    • Integrazione dello e-CNY nei pagamenti globali, soprattutto in Asia e Medio Oriente.
    • Creazione di un sistema finanziario parallelo (più veloce ed economico) per bypassare il dollaro.
    • Collaborazione con Russia e alleati per emanciparsi dalle sanzioni occidentali.
  4. Critica alla globalizzazione:
    • La globalizzazione ha favorito il dumping sociale e ambientale, impoverendo le economie occidentali.
    • Proposta di un ritorno a economie nazionali autosufficienti, con meno dipendenza dalle esportazioni.
  5. Prospettive per l’Europa e l’Italia:
    • Necessità di riorientarsi verso i BRICS+ e ricostruire la domanda interna.
    • Uso di monete complementari (es. Etix di Monethica) per recuperare sovranità monetaria.

Analisi critica

Punti di forza:

  • Attualità: Il saggio affronta temi cruciali come la dedollarizzazione e la crisi del modello neoliberista.
  • Approccio multipolare: Sottolinea il passaggio a un mondo meno centrato sugli USA, con un’analisi dettagliata delle mosse cinesi.
  • Critica strutturale: Evidenzia i limiti del protezionismo trumpiano e le contraddizioni della finanziarizzazione.

Limiti:

  • Ottica polarizzata: L’analisi è spesso critica verso l’Occidente e ottimista sulle alternative (es. yuan digitale), senza approfondire rischi come il controllo statale cinese.
  • Assenza di soluzioni concrete: Sebbene proponga un ritorno alle economie nazionali, non chiarisce come bilanciarlo con l’interdipendenza globale.
  • Trump come catalizzatore: L’enfasi sulle politiche trumpiane rischia di sottovalutare fattori sistemici più ampi (es. ruolo della FED, crisi climatica).

Originalità:

  • Collegamento tra dazi e debito USA: Cappello lega la strategia commerciale di Trump alla necessità di gestire il debito, un nesso spesso trascurato.
  • Focus sull’economia interna: La proposta di privilegiare la domanda interna (anche per l’Italia) è una critica radicale al mercantilismo europeo.

Conclusione

Il saggio offre una lettura provocatoria degli squilibri globali, con un’utile contestualizzazione storica (es. dilemma di Triffin). Mentre alcune previsioni (es. crollo del dollaro) potrebbero essere premature, l’analisi delle contromisure cinesi e del protezionismo USA è accurata. La tesi finale—un ritorno a economie nazionali sovrane—solleva domande sulla fattibilità, ma resta rilevante nel dibattito su globalizzazione vs. multipolarismo.

Pubblico target: Economisti, politici e chiunque sia interessato alla geopolitica economica. Il testo richiede una base di conoscenze macroeconomiche per essere apprezzato appieno.

Perplexity

Presentazione del saggio

Il saggio analizza le profonde trasformazioni in corso nell’economia globale, causate da squilibri macroeconomici e da un cambiamento strutturale nel ruolo delle grandi potenze, in particolare Stati Uniti e Cina. L’autore parte dalla situazione critica degli Stati Uniti, con un debito pubblico enorme e una bilancia commerciale in deficit, e descrive la strategia adottata dall’amministrazione Trump per contrastare questi problemi, incentrata su dazi doganali e tagli alla spesa pubblica, in particolare militare. Si passa poi a esaminare la risposta cinese, che ha avviato un processo di dedollarizzazione e di creazione di un sistema finanziario alternativo basato sullo Yuan digitale, coinvolgendo importanti partner commerciali regionali. Il saggio conclude con una riflessione sulle conseguenze di queste dinamiche per l’ordine economico mondiale, la svalutazione del dollaro e le possibili vie d’uscita per l’Europa.

Sintesi analitica

1. Problemi strutturali degli Stati Uniti e strategia di Trump
Gli USA affrontano un debito pubblico enorme e una bilancia commerciale negativa, con importazioni superiori alle esportazioni, che rappresentano una condizione di spesa oltre le proprie possibilità. Trump ha scelto di non aumentare la pressione fiscale interna, ma di finanziare il governo tramite dazi sulle importazioni, cercando di sostituire l’imposta sul reddito con entrate doganali, un modello storico precedente al 1913. Parallelamente, ha proposto tagli alla spesa pubblica, soprattutto militare, che è la più alta al mondo e insostenibile nel lungo termine. Tuttavia, la strategia dei dazi ha avuto effetti collaterali imprevisti: il mercato azionario è crollato e i rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono aumentati, segno di sfiducia nell’economia reale e di un raro scenario di doppio ribasso che ha amplificato le perdite degli investitori. Questo ha complicato l’obiettivo di ridurre i costi del debito e stimolare la reindustrializzazione interna

2. La guerra economica USA-Cina e la multipolarità valutaria
L’imposizione di dazi dal 104% sui beni cinesi ha provocato una risposta cinese che va oltre la mera contromisura commerciale: la Cina ha integrato il suo Yuan Digitale (e-CNY) nei sistemi di pagamento internazionali, coinvolgendo i paesi ASEAN e del Medio Oriente, creando un sistema alternativo che bypassa il sistema SWIFT dominato dal dollaro. Questo rappresenta un’accelerazione della dedollarizzazione e una sfida diretta all’egemonia finanziaria americana, promuovendo una multipolarità valutaria in cui diverse valute forti coesistono e competono nel commercio globale. La Cina costruisce così ponti finanziari e commerciali alternativi, rafforzando la propria leadership regionale e riducendo la dipendenza dal sistema occidentale

3. Conseguenze economiche e geopolitiche
I dazi americani hanno effetti negativi anche sull’economia interna USA: l’aumento dei costi delle importazioni dalla Cina (oltre 440 miliardi di dollari nel 2023) rischia di far lievitare i prezzi per i consumatori e di mettere in difficoltà le imprese dipendenti dalle forniture cinesi. Inoltre, la Cina detiene quasi il monopolio sulle terre rare fondamentali per le nuove tecnologie, limitandone l’esportazione, complicando ulteriormente la strategia di reindustrializzazione americana. La risposta cinese con il sistema digitale e la dedollarizzazione rappresenta una guerra di sistema più che commerciale, con un nuovo ordine economico globale che si allontana dalla centralizzazione finanziaria occidentale

4. La svalutazione del dollaro e le sue implicazioni
Il dollaro ha perso valore rispetto a euro e franco svizzero, riflettendo le tensioni commerciali e la crescente sfiducia nel ruolo del dollaro come valuta di riserva mondiale. Un dollaro più debole può favorire le esportazioni USA, stimolare la produzione interna e ridurre il deficit commerciale, oltre a rendere il turismo negli USA più conveniente. Tuttavia, comporta anche costi più elevati per le importazioni e rischi inflazionistici. Sul fronte finanziario, un dollaro debole rende i titoli del Tesoro più accessibili agli investitori stranieri, ma può spingere il governo a offrire rendimenti più alti per attrarre acquirenti, aumentando il costo del debito pubblico. Inoltre, i detentori esteri di titoli in dollari vedono ridotto il valore reale dei loro investimenti, il che potrebbe indurli a ridurre le riserve in Treasury, con implicazioni per la stabilità finanziaria americana

5. Prospettive per l’Europa
L’autore suggerisce che l’Europa dovrebbe ricostruire il dialogo e la cooperazione con Cina e Russia per evitare un declino strutturale e non rimanere schiacciata tra le tensioni USA-BRICS. L’Europa potrebbe così inserirsi in un nuovo equilibrio multipolare, evitando di essere esclusa dal nuovo ordine economico e finanziario globale

In sintesi, il saggio di Francesco Cappello offre un’analisi dettagliata e critica delle trasformazioni economiche globali, mettendo in luce come gli squilibri interni degli Stati Uniti, la risposta cinese con la digitalizzazione monetaria e la multipolarità valutaria stiano ristrutturando il mondo, con importanti implicazioni geopolitiche ed economiche per tutti gli attori globali.

DeepAI

Presentazione

Il saggio di Francesco Cappello affronta la complessa interazione tra gli squilibri economici globali, il protezionismo e l’evoluzione della politica economica degli Stati Uniti, focalizzandosi sui recenti sviluppi sotto l’amministrazione Trump. Cappello discute le sfide poste dal debito pubblico statunitense, dalla concorrente posizione finanziaria netta negativa e dalla gestione della bilancia commerciale. L’autore analizza come il protezionismo, in particolare attraverso la strategia dei dazi, venga utilizzato come strumento per riequilibrare l’economia americana e affrontare le criticità messe in evidenza dai flussi di importazione ed export. Inoltre, il saggio esamina l’emergente multipolarità valutaria e la crescente influenza della Cina, che risponde alle politiche americane sviluppando un sistema di pagamenti alternativi e promuovendo l’uso dello Yuan Digitale.

Sintesi Analitica

Cappello inizia analizzando l’inasprimento della situazione economica americana caratterizzato da un enorme debito pubblico e da una posizione finanziaria netta negativa, seguiti da squilibri nella bilancia commerciale. La risposta di Trump a questa crisi è stata l’implementazione di dazi commerciali mirati, con l’intento di ridurre le importazioni e aumentare le entrate fiscali, senza aumentare la tassazione interna. Questo approccio evoke una strategia storica basata su dazi, risalente a prima dell’introduzione dell’imposta sul reddito nel 1913.

Cappello prosegue esaminando la spesa pubblica americana, in particolare le enormi spese militari e aiuti esteri, suggerendo che la diminuzione della spesa e l’aumento delle entrate fiscali attraverso dazi possano contribuire a migliorare la sostenibilità economica. Tuttavia, la strategia di Trump presenta complicazioni, come l’innalzamento dei rendimenti dei titoli di stato americani a causa della crescente sfiducia del mercato, segnalata dall’aumento del rendimento dei bond a lungo termine, un’indicazione di instabilità economica.

La rivalità economica tra USA e Cina viene presentata con l’aggravamento delle tensioni commerciali e l’accusa di Trump a Pechino di pratiche commerciali sleali. La risposta cinese, illustra Cappello, è l’emergente multipolarità valutaria attraverso l’adozione del Yuan Digitale e l’integrazione nelle reti di pagamento internazionali che potrebbero ridurre la dominanza del dollaro. Viene esplorato il crescente commercio tra Cina e le nazioni dell’ASEAN, sottolineando come questo approccio possa demonetizzare l’attuale sistema dominato dal dollar.

L’autore suggerisce inoltre che il sistema di pagamenti cinesi e la loro strategia commerciale globalizzata cavalchino l’onda della dedollarizzazione, affrontando il dilemma di Triffin relativo alla sostenibilità dell’uso del dollaro come moneta di riserva mondiale. Cappello avverte che il deterioramento del dollaro provocato dalle politiche protezionistiche di Trump potrebbe avere ripercussioni serie per l’economia americana, accentuando l’urgente necessità di reindustrializzazione.

Nella parte finale del saggio, Cappello propone un ritorno a un modello economico più nazionale, che privilegi la produzione interna e riduca la dipendenza dalle importazioni, sostenendo che questo sia essenziale per affrontare le sfide future. Citando l’ex presidente della BCE Mario Draghi, evidenzia il bisogno di ristrutturare l’economia, incoraggiando l’internalizzazione della produzione e la costruzione di relazioni economiche più strategiche con paesi come Cina e quelli del BRICS.

In conclusione, Cappello descrive la transizione da un’economia globalizzata verso un’economia più locale e sovrana, radicando la crescita nella domanda interna e nella capacità produttiva nazionale. Il testo offre uno spunto riflessivo sul ruolo degli Stati Uniti nel contesto globale e sulla necessità di un approccio rinnovato che scommetta sulla sovranità economica in un mondo sempre più multipolare.