Incipit
Global economy Fa un certo effetto apprendere che Bank of England vorrebbe rimpatriare il 30% delle sue riserve depositate presso la Fed di New York. Ma non è né il primo né il solo caso
Presentazione
Nell’articolo “Oro e titoli di Stato: l’America di Trump non è più un porto sicuro” pubblicato su Il Manifesto il 20 aprile 2025, Luigi Pandolfi analizza il crescente scetticismo internazionale verso la sicurezza economica e finanziaria degli Stati Uniti. Il sintomo principale di questa sfiducia è il progressivo rimpatrio dell’oro da parte di vari Paesi e il disimpegno dai titoli del Tesoro USA. Il fenomeno, che colpisce il cuore della fiducia globale nel dollaro e nella stabilità americana, è legato in particolare all’instabilità politica acuita dal ritorno sulla scena di Donald Trump e dalle sue esternazioni, oltre che alle tensioni geopolitiche e alle strategie protezionistiche messe in atto dagli USA. Tra le alternative emergenti, Pandolfi segnala la Germania come nuovo polo di attrazione finanziaria, in un contesto dove la corsa al riarmo si intreccia sempre più con le dinamiche del capitale.
1. Tesi centrale
Gli Stati Uniti stanno perdendo il loro status di “porto sicuro” per le riserve auree e gli investimenti finanziari a causa della crescente instabilità politica, della gestione caotica della politica commerciale (dazi) e delle dichiarazioni ambigue di Trump, che minano la fiducia nei confronti del sistema finanziario americano.
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2. Argomenti chiave
- Rimpatrio dell’oro:
- Bank of England vuole riportare in patria il 30% delle riserve auree conservate alla Fed di New York.
- Anche la Germania valuta la possibilità di rimpatriare 1.200 tonnellate custodite a Manhattan.
- Trump stesso ha sollevato dubbi sulla presenza effettiva dell’oro a Fort Knox, alimentando sospetti e diffidenza.
- Fuga dai Treasury Bond (T-Bond):
- La Cina e altri Paesi stanno dismettendo i titoli del debito USA.
- L’aumento dei rendimenti richiesti per investire nei T-Bond è sintomo della crescente percezione di rischio.
- Germania come alternativa:
- L’afflusso di capitali verso i titoli tedeschi è legato sia alla solidità economica sia alla crescente spesa militare tedesca.
- La ri-militarizzazione tedesca si configura come motore di investimento sicuro, sostenuto dalla finanza globale.
- Dollaro e dominio:
- Gli USA hanno goduto finora del privilegio di emettere la valuta di riserva globale.
- Il sistema americano è descritto come “parassitario”, fondato su un indebitamento sistemico sostenuto dall’egemonia del dollaro.
3. Concetti chiave
- De-dollarizzazione: strategia in atto da parte di diversi Paesi (Cina in primis) per ridurre la dipendenza dal dollaro USA.
- Methuselah Bonds : proposta di obbligazioni quasi perpetue per finanziare lo stato americano, legate anche alla strategia militare.
- Finanza e armi: l’articolo evidenzia il nesso crescente tra sicurezza militare e attrattività finanziaria.
4. Tono e posizione dell’autore
Critico nei confronti della politica statunitense, Pandolfi mette in discussione la legittimità del ruolo globale degli USA, mettendo in luce le contraddizioni e i paradossi del sistema. Esplicita anche un giudizio negativo sulla subalternità europea, in particolare del governo Meloni.
5. Collegamenti tematici
- Paralleli con il paradosso di Triffin (la difficoltà di sostenere un’economia nazionale egemone senza squilibri strutturali).
- Riflessione sul potere simbolico e geopolitico delle riserve auree.
- Sviluppi nella multipolarità finanziaria e crisi dell’unipolarismo economico USA.
- Ruolo della credibilità politica nella gestione della fiducia monetaria e finanziaria.