Sinistrainrete 202308 7-8

Gli articoli pubblicati nei gg 7 e 9 agosto 2023

Details Published: 08 August 2023 Created: 06 August 2023 Hits: 213

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lacausalitadelmoto

Il Niger e il Ribollire Africano

di Alessio Galluppi 

niger9082Che succede in Niger, fra i paesi confinanti come il Burkina Faso, il Mali e tutta l’area del Sahel?

Dai giornali occidentali apprendiamo ci sarebbe stato un nuovo colpo di Stato diretto da una giunta di militari che comanda la Guardia Presidenziale dell’Esercito del Niger. Poi però le immagini mandate in onda su tutti i canali televisivi ci mostrano manifestazioni popolari di sostegno al “colpo di Stato”, non solo, ma che i manifestanti innalzano cartelli di condanna nei confronti della Francia e inneggianti a Putin. I riflettori dei media Occidentali si accendono sull’Africa commentando i fatti con serissima preoccupazione. Intanto, a Niamey c’è un fuggi fuggi generale di civili stranieri Francesi, Italiani ed Europei che si trovano in Niger, mentre le forze militari in missione di Stati Uniti, Francia e Italia si barricano nelle rispettive basi militari presenti nel paese. Gli Stati Uniti, che hanno decuplicato il numero delle basi militari in Africa dagli anni di Obama ad oggi (almeno una dozzina concentrata nella regione del Sahel e sei proprio in Niger), temono di perdere il loro migliore ed ultimo avamposto nel West Africa.

E allora cerchiamo di capirci di più, senza nasconderci dietro il dito e da subito diciamo che l’esultanza di masse di oppressi e sfruttati africani è un ulteriore segnale della fase di destabilizzazione del modo di produzione a egemonia occidentale, altrimenti detto: la rivoluzione procede il suo inarrestabile corso.

Questo colpo di mano di una unità d’élite dell’Esercito del Niger – di cui molti comandanti ed esponenti della nuova giunta militare sono stati addestrati dal Comando Operazioni Speciali dell’Esercito degli Stati Uniti presso la Base Aerea 201 o a Fort Benning in Georgia – è parte del medesimo processo caratterizzato da eventi improvvisi dello scorso anno, accaduti nei confinanti Burkina Faso e Mali.

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213 viewsDetails Published: 08 August 2023 Created: 05 August 2023 Hits: 224

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contropiano2

“L’Occidente in Ucraina ha sabotato i negoziati”

Aaron Malè intervista John Mearsheimer

Il professore dell’Università di Chicago John Mearsheimer ha notoriamente messo in guardia nel 2014 rispetto alle provocazioni della NATO contro la Russia in Ucraina, avvertendo che la politica della NATO in Ucraina stava portando al disastro. 

In questa intervista risponde alle domande del giornalista freelance Aaron Maté sullo stato della guerra per procura in Ucraina e sui pericoli futuri. 

* * * *

AARON MATE’Benvenuto. Sono Aaron Mate. Con me c’è John Mearsheimer. È professore emerito di scienze politiche all’Università di Chicago e attualmente scrive su Substack. Professor Mearsheimer, grazie mille per essere qui.

JOHN MEARSHEIMER: È un piacere per me essere qui, Aaron.

Vorrei la tua reazione a questo articolo del Wall Street Journal. È appena stato pubblicato. Sullo stato della tanto pubblicizzata controffensiva dell’Ucraina e sugli sforzi dell’Occidente per incoraggiarla, dice questo, e cito: “Quando l’Ucraina ha lanciato la sua grande controffensiva questa primavera, i funzionari militari occidentali sapevano che Kiev non aveva tutto l’addestramento o tutte le armi – dai proiettili agli aerei da guerra – necessarie per sloggiare le forze russe.

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224 viewsDetails Published: 08 August 2023 Created: 01 August 2023 Hits: 144

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jacobin

Neoliberismo all’italiana

di Nicola Melloni

L’ideologia che difende e rilancia gli interessi del capitale contro il mondo del lavoro come si è adattata al nostro paese?

neoliberismo jacobin italia 1536x560Nelle ultime settimane si sta sviluppando un interessante dibattito sull’influenza avuta dal neoliberismo in Italia negli ultimi trent’anni. Curiosamente queste riflessioni partono da un articolo di Angelo Panebianco sulla rivista Il Mulino che nega che il nostro paese abbia mai vissuto un periodo «(neo)liberale». Nelle settimane successive sono arrivati i contributi di Norberto Dilmore, sempre sul Mulino, che, appropriatamente, mette il caso italiano all’interno del contesto internazionale, nella lunga stagione della globalizzazione di marca liberista cui l’Italia non poteva certo sottrarsi. Su questa falsa riga è anche la risposta di Luciano Capone e Carlo Stagnaro sul Foglio, dove si ammette parzialmente l’influenza non tanto del pensiero neoliberale, quanto piuttosto del vincolo esterno dell’Unione europea che ha imposto politiche cui la classe politica, un po’ obtorto collo, ha dovuto adeguarsi.

Ma cosa è questo neoliberismo di cui tanto si parla? Dilmore si concentra, nuovamente non a torto, sulle politiche simbolo di quel periodo: privatizzazioni, liberalizzazioni, deregolamentazioni, politiche fiscali a favore del capitale.

Il neoliberismo in Italia

Usando questi criteri è davvero difficile negare che non si sia avuta in Italia una fase storica di pura marca neoliberista. Andiamo con ordine: la politica economica è stata sottoposta a un fortissimo vincolo esterno che ha tolto, di fatto, molto della discrezionalità dei governi nello stabilire gli obiettivi di politica economica – esattamente quanto richiesto dalla critica neoliberale.

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144 viewsDetails Published: 08 August 2023 Created: 05 August 2023 Hits: 179

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coniarerivolta

La riforma fiscale del governo Meloni: un regalo a ricchi ed evasori

di coniarerivolta

È stata definitivamente approvata la delega fiscale del Governo Meloni, cioè il progetto di riforma del sistema del fisco targato centro-destra che troverà poi concreta attuazione con i decreti che il Governo potrà emanare nei prossimi mesi.

Il testo finale non presenta significative novità rispetto a quello iniziale, che abbiamo già commentato nei suoi elementi essenziali (in sintesi: meno progressività e fiscalità di favore per imprese e redditi da capitale); fra gli elementi che ne sono comunque usciti rafforzati, e su cui vogliamo concentrarci oggi, c’è quello particolarmente odioso dei regali agli evasori.

La delega in effetti è particolarmente benevola verso chi le tasse decide – deliberatamente – di non pagarle proprio, o di pagarle solo in parte. L’evasione fiscale, si cui spesso si parla un po’ a sproposito, è un fenomeno che dal nostro punto di vista ci interessa soprattutto da due punti di vista:

1. È un fenomeno che – interessando nelle sue dimensioni essenziali prevalentemente le fasce più ricche della popolazione – riduce (ulteriormente) la progressività di un sistema fiscale; dunque, indebolisce la possibilità che il sistema fiscale sia uno strumento di redistribuzione della ricchezza;

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179 viewsDetails Published: 08 August 2023 Created: 04 August 2023 Hits: 283

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comedonchisciotte.org

Lo stratagemma del “far implodere lo scandalo”: funzionerà in Ucraina?

La sconfitta ha distrutto il mito dell’onnipotenza della NATO

di Alastair Crooke

Biden: “Putin ha già perso la guerra… Putin ha un problema reale: come si comporterà? Cosa farà?”. Il segretario Blinken ripete all’infinito lo stesso mantra: “La Russia ha perso”. Lo stesso fa il capo dell’MI6 e Bill Burns, il capo della CIA, alla conferenza sulla sicurezza di Aspen ha detto che non solo Putin ha “perso”, ma anche che Putin non riesce a mantenere la presa su uno Stato russo che si sta frammentando e che sta entrando in una probabile spirale di disintegrazione.

Cosa sta succedendo? Alcuni suggeriscono che un disordine psichico o un ‘groupthink’ [una forma razionalizzata di conformismo] si sia impadronito del team della Casa Bianca, con la conseguente formazione di una pseudo-realtà, separata dal mondo, ma modellata in modo discreto intorno a fini ideologici più ampi.

La ripetizione di una narrazione dubbia, tuttavia, si trasforma per il mondo informato in quella che sembra un’illusione occidentale – il mondo immaginato dal “Team” o, più precisamente, come lo vorrebbe.

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283 viewsDetails Published: 08 August 2023 Created: 04 August 2023 Hits: 200

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contropiano2

Le dipendenze dell’industria italiana: Confindustria confessa i problemi del modello europeo

di Gigi Sartorelli

Molto spesso gli studi padronali sono una fonte straordinaria di informazioni per chi vuole capire le preoccupazioni di una classe dirigente in crisi. Il Centro Studi di Confindustria ne produce molti, e vale la pena commentare la nota del primo agosto, “Le dipendenze critiche e strategiche dell’industria italiana”.

In una serie di specchietti e grafici vengono messe in fila importanti notizie sull’esposizione del tessuto produttivo nazionale agli shock internazionali.

Nel farlo, traspaiono anche le evidenti storture di un modello imperniato sulla Germania e – tuttora – sull’export, nonostante il chiaro superamento della “globalizzazione”.

Il Centro Studi è partito dall’approccio della Commissione UE nella ‘Nuova Strategia Industriale’ nel 2020, che esplicita il bisogno di politiche industriali attive, per identificare dipendenze critiche e capacità strategiche.

È la stessa industria italiana a dirci che si pensa come un blocco unico europeo, in competizione con gli altri.

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200 viewsDetails Published: 08 August 2023 Created: 02 August 2023 Hits: 237

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linterferenza

L’Ucraina, il Niger e la rivoluzione multipolare in atto

di Antonio Castronovi

La scelta coraggiosa della Russia di respingere il tentativo della NATO di fare dell’Ucraina un avamposto atlantico per destabilizzarla, e di accettare quindi il livello militare dello scontro imposto dal rifiuto di trattare da parte della NATO le condizioni della sicurezza reciproca in Europa, ha aperto nuovi scenari prima impensabili nel mondo. Lo scontro tra le pretese unipolari e imperialiste del blocco occidentale e la resistenza politica, economica e militare della Russia ha rafforzato nel mondo le aspirazioni di popoli, paesi e regioni che aspirano alla propria sovranità e autodeterminazione e che desiderano sganciarsi dal controllo e dalla soggezione coloniale dell’Occidente. Si rafforza l’asse russo-cinese nel continente eurasiatico e si estende l’area dei paesi di tre continenti che vogliono aderire ai BRICS, ad oggi una trentina.

Il conflitto tra NATO E RUSSIA in Ucraina sta aprendo così le porte ad una vera rivoluzione mondiale anticoloniale e multipolare che ha il suo epicentro in Africa, in particolare nell’area centro-africana che vede scomparire da essa, uno dopo l’altro, il controllo coloniale francese.

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237 viewsDetails Published: 08 August 2023 Created: 31 July 2023 Hits: 213

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lindipendente

Mattarella all’attacco della Commissione Covid: il governo batte in ritirata

di Salvatore Toscano

Durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio, ovvero lo scambio di convenevoli a cadenza annuale tra il presidente della Repubblica e l’Associazione della stampa parlamentare, Sergio Mattarella ha mostrato preoccupazione per le «iniziative di inchieste con cui si intende sovrapporre attività del Parlamento ai giudizi della Magistratura». Il riferimento, implicito ma chiaro, è alle ultime due Commissioni d’inchiesta parlamentare approvate: quella sul caso di Emanuela Orlandi e, soprattutto, quella sulla gestione della pandemia da Covid-19. Un intervento non ortodosso che entra a gamba tesa nelle funzioni parlamentari per quello che è un istituto regolamentato dalla Costituzione e a cui si è fatto ricorso per più di 90 volte nella storia repubblicana. Il tempismo delle parole di Mattarella ha già prodotto i suoi frutti: in vista della discussione al Senato – che dovrebbe dare via libera definitivo alla Commissione – la maggioranza di governo ha promesso modifiche, e dunque limitazioni, alla legge che dà mandato alla commissione d’inchiesta sul Covid-19 «per venire incontro alle preoccupazioni del capo dello Stato».

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213 viewsDetails Published: 07 August 2023 Created: 05 August 2023 Hits: 671

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giubberosse

Una guerra ipocrita e cinica

di Enrico Tomaselli

1677568853 cropped Bakhmut soldier Feb 24 APSegnata sin dal principio dalla manipolazione propagandistica occidentale, e dallo spregiudicato utilizzo degli ucraini come carne da cannone, la proxy war ingaggiata dalla NATO contro la Russia è probabilmente destinata a trovare il suo epilogo sotto il segno della medesima ipocrisia e dello stesso cinismo. Come hanno chiaramente mostrato in Vietnam ed Afghanistan, gli Stati Uniti non si fanno scrupoli a voltare le spalle ai propri vassalli.

* * * *

Il fallimento della guerra ibrida

La contraddizione più stridente in questa guerra, persino più di quella generica tra la narrazione occidentale e la realtà effettuale, è quella tra la propaganda NATO sull’importanza dell’impegno al fianco dell’Ucraina, e la effettiva natura di questo impegno.

Ovviamente, i media mainstream ci soverchiano di informazioni sulla quantità di denaro impiegato per sostenere Kiev, così come su quella dei vari trasferimenti di armi, enfatizzando al massimo entrambe, ma dimenticando di ricordare che la gran parte dei soldi erogati sono prestiti (i cui fondi assai spesso vanno direttamente alle industrie militari occidentali, e che un paese messo in ginocchio dalla guerra dovrà restituire), e che contemporaneamente i grandi fondi finanziari stanno saccheggiando quel che resta dell’economia ucraina. Ma ancor più stridente è lo scarto laddove si osservano gli aiuti militari.

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671 viewsDetails Published: 07 August 2023 Created: 04 August 2023 Hits: 276

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contropiano2

Lo “sganciamento” e la prospettiva decoloniale riguardano anche l’Europa

di Rita Martufi – Luciano Vasapollo

In ricordo di Angelo Baracca e Roberto Sassi

Percezione cinese della decolonizzazione imagefullwideDopo i continui sospetti di nuove bolle finanziarie, la competizione tra capitali si è intensificata, estendendosi a tutte le attività produttive, con sempre più determinante contraddizione capitale-ambiente come specifica caratterizzazione del centrale e paradigmatico conflitto capitale-lavoro. Nonostante ciò, o forse proprio a causa della concorrenza imperialista, le singole oligarchie nazionali non si sono accordate sulla futura divisione internazionale del lavoro, cioè non hanno deciso dove, cosa, come e per chi ogni paese o agglomerato produrrà multistatalità di dominio. Pertanto il terreno di confronto e conflitto rimane la guerra nelle sue diverse configurazioni.

In questa competizione interimperialista, il capitale finanziario (dato dall’unione di capitale industriale e bancario), che rappresenta la componente più forte del capitale transnazionale contemporaneo, segue una strategia contraddittoria rispetto agli Stati: in nome della “libertà economica” necessita per toglierli di mezzo ma, dall’altro, ne ha bisogno come interfaccia con società civili sempre più degradate e globalizzate, e per estrarre denaro e “pace sociale” dai lavoratori, occupati e non e per far ciò è indispensabile la guerra sociale, la guerra economico-monetaria e la guerra militare con il rafforzamento degli apparati industriali-militari anche a uso civile.

Il rapporto di reciprocità che esiste tra il modello produttivo dominante e la società dei subalterni pende ancora più chiaramente verso la destrutturazione globale considerando il rapporto tra scienza e militarismo. Il primo elemento di chiarezza al riguardo è il contributo quantitativo che la scienza riserva all’apparato produttivo militare e tecnologico mondiale: secondo i dati forniti negli studi della Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, riportato da Angelo Baracca: 

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276 viewsDetails Published: 07 August 2023 Created: 02 August 2023 Hits: 306

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lafionda

Il golpe in Niger: la Francafrique definitivamente in crisi?

di Paolo Arigotti

nigerLa Repubblica del Niger è uno stato, privo di sbocchi al mare, situato nell’Africa occidentale subsahariana: il suo nome deriva dall’omonimo fiume che attraversa il paese. Si tratta della nazione più estesa della parte occidentale del continente nero, che confina, tra le altre, con l’Algeria e la Libia a nord, la Nigeria a sud, il Burkina Faso e il Mali a ovest, il Ciad a est. Con diversi di questi paesi ha condiviso la colonizzazione francese (a partire dal XIX secolo), sino all’indipendenza arrivata nel 1960. Ancora oggi, come retaggio dell’epoca coloniale e (soprattutto) post-coloniale, adotta come valuta ufficiale, in quanto membro della Unione economica e monetaria ovest-africana (UEMOA), il franco CFA; vi suggeriamo di guardare un video del canale YouTube Nova Lectio[1], non ha caso intitolato: “La moneta coloniale che schiavizza ancora l’africa”.

Il fatto che la ex madre patria sia sempre meno amata nel Sahel è testimoniato dalla vicenda di Mali e Burkina Faso, oltre che dalla crescente presenza russa e cinese[2]. Fino a pochi giorni fa, tuttavia, la prospettiva che il Niger seguisse l’esempio delle nazioni vicine, sbattendo la porta in faccia a Parigi, sembrava trovare un ostacolo nelle miniere di uranio; come scriveva l’analista geopolitico Marco Di Liddo: “Io non so quanto la Francia sia disposta a rinunciare a questi interessi nel Paese.”[3]. Ma sappiamo come l’evoluzione del quadro geopolitico internazionale ultimamente si stia rivelando dimostrando assai rapida, basti pensare alle pesanti ripercussioni del conflitto in Ucraina, che hanno finito per colpire, specie sul versante degli approvvigionamenti alimentari e della spirale inflattiva, molte delle nazioni più povere, tra le quali il Niger[4]; non sempre per colpa dei “cattivi russi” aggiungeremmo noi[5].

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306 viewsDetails Published: 07 August 2023 Created: 04 August 2023 Hits: 602

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comedonchisciotte.org

Come privatizzare la Sanità, vivere felici ed essere rieletti

di DocD

Riceviamo e pubblichiamo da “DocD”, medico di pronto soccorso di un importante nosocomio pubblico italiano. Buona lettura

Alcuni anni fa, all’epoca del Governo Renzi, in una serie di rapporti e/o di interventi promossi dall’Ania (acronimo di Associazione Nazionale per le Imprese Assicuratrici) e dal Censis, si evidenziava come il comparto della sanità in Italia fosse un potenziale mercato multimiliardario, sottosfruttato, per esempio, dal ramo assicurazioni in quanto a copertura delle spese sostenute dai cittadini italiani nel sistema sanitario privato (1). Quei rilievi e/o moniti ebbero scarsa risonanza nel mainstream e, comunque, furono condannati da più parti rimarcando come, la privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), sarebbe stato il più grande suicidio politico per chiunque avesse anche solo pensato di intestarsela.

Allora, come si risolve la questione? Si rinuncia alla grana? Giammai!!! Si tratterebbe di convincere i cittadini che l’SSN sia una spesa superflua, dannosa, inutile, che sia solo sperpero di denaro.

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602 viewsDetails Published: 07 August 2023 Created: 03 August 2023 Hits: 503

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comidad

Dove vai se il negazionista non ce l’hai

di comidad

La suscettibilità è una di quelle tecniche di sopraffazione che appartengono al novero del pre-politico e del pre-ideologico, attengono all’antropologia culturale e sono trasversali e riscontrabili in tutti i gruppi umani, anche i più insospettabili. Fare l’offeso ed invocare la “lesa Maestà”, sono facili espedienti per appellarsi al sostegno di seguaci e complici contro i disturbatori, però abusarne comporta degli inconvenienti. Le persone più serie cominceranno infatti a sgamare l’inconsistenza che si nasconde sotto la pretestuosità di certe indignazioni, mentre i soggetti della stessa specie di chi si atteggia a offeso, potranno a loro volta fare appello ai propri accoliti. Matteo Salvini ricorre a questo tipo di psicodrammi con sempre più frequenza e goffaggine; qualche anno fa gli era riuscito persino di miracolare una Giovanna d’Arco da strapazzo trasformandola in un’eroina mondiale. Ora Salvini ha messo su un altro gioco delle parti con un esponente della finta antimafia di establishment, don Luigi Ciotti.

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503 viewsDetails Published: 07 August 2023 Created: 30 July 2023 Hits: 372

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eticaeconomia

Sfida dell’intelligenza artificiale

di Maurizio Franzini e Lisa Magnani

Maurizio Franzini e Lisa Magnani intervengono nel dibattito sempre più intenso sulle probabili conseguenze dell’Intelligenza Artificiale generativa, quelle che possono migliorare la vita di tutti e quelle che possono peggiorare la vita di molti. Concentrandosi su alcune di esse, economicamente molto rilevanti, Franzini e Magnani argomentano che saranno decisive le politiche che verranno adottate allo scopo sia di prevenire evoluzioni negative sia di limitarne i danni nel caso si manifestino. Queste politiche devono essere molto diverse da quelle liberiste oggi prevalenti

L’irruzione dell’Intelligenza Artificiale nelle nostre vite e nel nostro lessico quotidiano sta alimentando, come in altri momenti di intenso cambiamento tecnologico, un dibattito su benefici e costi, tra i quali anche alcuni ipotizzati catastrofici per gli umani, nonché su vincenti e perdenti. In queste note esamineremo alcuni di questi previsti effetti ma sottolineeremo in particolare un punto e cioè che il loro manifestarsi e le loro conseguenze dipenderanno largamente dalle politiche adottate e, inoltre, che per tutelare molti dei potenziali perdenti e limitare i costi sociali sono indispensabili politiche diverse da quelle oggi prevalenti, politiche inclusive e non ispirate a modelli liberisti.

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372 viewsDetails Published: 07 August 2023 Created: 15 July 2023 Hits: 401

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la citta futura

Losurdo, i diritti formali e i liberali

di Renato Caputo e Holly Golightly

Losurdo denuncia come non ci sia una corrispondenza necessaria tra la tradizione liberale borghese e il rispetto della dignità dell’uomo. Così, uno dei padri nobili del liberalismo, J. Locke metteva sullo stesso piano schiavi e cavalli, entrambi acquistabili attraverso un contratto di compravendita

Differentemente da quanto pensa Louis Althusser, secondo Domenico Losurdo centrale in tutto il pensiero di Marx è la “denuncia dell’antiumanismo del sistema capitalistico” [1]. In tal modo si può affermare la sostanziale continuità del pensiero del giovane e del Marx maturo e non si può parlare perciò, come fa Althusser, di una rottura epistemologica fra la riflessione antecedente a L’ideologia tedesca e quella posteriore. Marx paragona la schiavitù moderna a quella antica e la schiavitù salariata a quella coloniale, è evidente la condanna del processo di deumanizzazione che caratterizza il sistema capitalistico. L’analisi scientifica si intreccia in Marx con la condanna morale di tutti quei processi che nel capitalismo schiavizzano, sfruttano, rendono l’uomo una macchina o una bestia da soma.

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401 viewsDetails Published: 07 August 2023 Created: 04 August 2023 Hits: 493

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teleborsa

Risiko Africano: Destabilizzazione e Penetrazione

Gioco a 6 tra Mercanti di uomini, Jihadisti, Russia, Cina, USA e Paesi Europei

di Guido Salerno Aletta

L’Africa è un Continente sempre più conteso, ricchissimo di materie prime che fanno gola a tutti, ma estremamente povero.

Serve innanzitutto tracciare una mappa degli interessi, economici e geopolitici, iniziando da quelli dei mercanti di uomini che alimentano il traffico dei migranti disperati, che li pagano per sfuggire a situazioni di grande povertà nella speranza di trovare migliori condizioni di vita in Europa.

Cominciamo con la destabilizzazione dell’Europa, in cui arrivano da anni, a centinaia di migliaia, i disperati che provengono dalle aree più povere del Sud del Mondo, oltre che dalle zone di guerra. E’ un interesse geopolitico che accumuna tanti attori della scena mondiale: portano scompiglio economico e sociale, creano problemi di integrazione. Il problema è umanitario, certo, ma dietro c’è chi ha interesse ad alimentare le tensioni che derivano dai flussi di immigrazione incontrollata.

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