Domani 18 aprile 2025
📰 Presentazione
L’articolo, pubblicato su Domani il 18 aprile 2025, è una riflessione dello storico Mario Del Pero sulla realtà del declino statunitense, tema ricorrente nella storia americana ma che oggi sembra concretizzarsi definitivamente. Il testo attraversa decenni di profezie mancate per giungere alla convinzione che, complici la presidenza Trump e i cambiamenti geopolitici ed economici globali, questa volta il tramonto della potenza americana non è solo temuto ma tangibile.
🧠 Sintesi analitica
L’articolo individua tre piani principali del declino americano: storico-ricorrente, sistemico-strutturale, e politico-congiunturale.
- Declinismo storico ricorrente
- Il timore del declino accompagna da sempre gli Stati Uniti, fin dalla loro fondazione.
- A più riprese, crisi interne (Vietnam, Watergate, 2008) e cambiamenti globali hanno alimentato l’idea della “fine dell’impero”, ma ogni volta gli USA hanno saputo rilanciarsi.
- Erosione strutturale della potenza
- L’integrazione globale ha reso gli Stati Uniti dipendenti da una rete di interdipendenze: dalle catene di valore globali ai capitali stranieri che finanziano il debito americano.
- La supremazia economica si è ridotta: dal 50% del PIL mondiale nel 1950 al 25% odierno.
- Il debito pubblico Usa ha raggiunto livelli insostenibili, superando il 100% del PIL e destinato a crescere ulteriormente, con la spesa per interessi che supera quella per la difesa, un segnale storico di declino secondo la “Legge di Ferguson”. Questo deficit fiscale interno è una minaccia più grave del deficit commerciale o delle rivalità esterne.
- Il dominio del dollaro e l’hard power militare restano, ma sono meno efficaci nel contesto multipolare attuale.
- Crisi politica interna e leadership inadeguata
- La polarizzazione politica, l’inflazione alta che ha eroso il potere d’acquisto della classe media, e l’aumento delle disuguaglianze economiche sono fattori che aggravano la crisi interna.
- La democrazia statunitense appare logorata, polarizzata e incapace di autoriformarsi.
- Donald Trump è descritto come un “piromane nella stanza dei bottoni”: la sua azione politica ha aggravato la crisi sistemica, alimentando spinte autoritarie, instabilità economica e perdita di credibilità internazionale.
- Il paese avrebbe bisogno di statisti capaci e umili, ma ha scelto un leader spregiudicato che ha accelerato il tracollo.
🖼️ Immagine illustrativa del saggio (progettazione e realizzazione di ChatGPT)
L’immagine sottostante vuole rendere visivamente l’idea di un’America in declino: la Statua della Libertà sbiadita e inclinata, un Capitol Hill crepato, e sullo sfondo una bandiera USA lacerata dal vento, mentre Trump compare come un gigante distorto, intento a gettare benzina sulle fiamme di un incendio istituzionale ed economico.